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Fare fotografie significa avere interesse per le cose quali sono, desiderare che lo status quo rimanga invariato, essere complici di ciò che rende un soggetto interessante e degno di essere fotografato, compresa,se l'interesse consiste in questo , la sofferenza o la sventura di un'altra persona.

Nel saggio "Sulla fotografia", l'autrice esamina l'aspetto sociologico della fotografia  nel suo rapporto di potere  di tipo acquisitivo dell'oggetto che si fotografa..  con "la conseguenza più grandiosa della fotografia è che ci dà la sensazione di poter avere in testa il mondo intero, come antologia di immagini ..."  e l'oggetto perde la sua materialità nell'immagine che ne  genera ,divenendo icona di se stesso..."un oggetto leggero, poco costoso, facile da portarsi appresso, da accumulare r, da conservare"

Fotografare significa per Susan Sontag  infatti appropriarsi della cosa che si fotografa...le  fotografie, che

impacchettano il mondo, sembrano sollecitare l’impacchettamento. 

Oggetti sono anche i quadri,le fotografie e allora la realtà' ..?

Con l'invenzione della macchina fotografica si credeva di potere afferrare la  realtà, fermarla in uno scatto e restituirla così com'era all'obbiettivo ma le cose sono andate diversamente: bisogna distinguere  le tipologie di foto: ( Foto da report,ritratti, artistiche,di pubblicitarie...)

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